Come lo dico a mio figlio?
Il progetto
"Come lo dico a mio figlio?" è un progetto che aiuta i pazienti oncologici a relazionarsi con i propri figli sul tema della malattia oncologica. Nella pratica psicologica clinica infatti è emerso che questo problema è molto sentito e spesso viene richiesto un sostegno.
Il progetto, formato da un insieme di iniziative coordinate dal Servizio di Psicologia, è dedicato a tutti i genitori che, colpiti dalla malattia oncologica, desiderano parlarne con i figli. Con le stesse finalità, il progetto si rivolge anche ai nonni che sono vicini ai nipoti, agli operatori per un sostegno alla relazione d’aiuto e a tutti i cittadini, perché siano partecipi alle attività del proprio ospedale.
Il motore del progetto è il laboratorio "Ago e filo": un gruppo di mamme e nonne pazienti oncologiche, con del materiale inutilizzato (stoffa, bottoni, lana, passamanerie e tanto altro) donato dai colleghi dell’ospedale, creano oggetti destinati a donazioni volontarie, sotto la guida della maestra d’arte Elena Busato. Il ricavato sarà devoluto alla concretizzazione delle iniziative formative per gli operatori, per le serate di condivisione con la cittadinanza e per un sostegno attivo ai genitori. L’espressione del valore della solidarietà, della condivisione, della cooperazione è il cuore di "Come lo dico a mio figlio?".
Cosa desideriamo raggiungere
- Facilitare e sostenere le famiglie nella comunicazione della diagnosi oncologica in famiglia: una situazione di crisi che mette a dura prova le risorse individuali e familiari lungo tutto il decorso della malattia
- permettere ai pazienti di condividere le esperienze comuni ed elaborare le emozioni vissute in modo da accrescere la capacità di affrontare e gestire gli eventi futuri
- formare gli operatori ospedalieri alla relazione d’aiuto e favorire l’acquisizione di modelli di lavoro per équipe
- coinvolgere i cittadini
- attivare il "filo della solidarietà".
Come ci attiviamo
- Raccolta di materiale inutilizzato: stoffe, bottoni, passamanerie, lana e cotone
- laboratorio occupazionale in oncologia "Ago e filo", coordinato da una maestra d’arte per la realizzazione degli oggetti da destinare alla donazione
- istituzione di "punti donazione" nell’atrio dell’Ospedale di Pordenone (portineria).
Cosa intendiamo realizzare
- Formazione agli operatori ospedalieri
- organizzazione di un convegno aperto a tutti
- serate a tema dedicate alla cittadinanza.
Stato dell'arte del progetto
L’iniziativa, sostenuta dal progetto "Prendersi Cura", si sta concretizzando nella collaborazione con la Dott.ssa Nadia Crotti del Centro Tumori di Genova.
Il Servizio di Psicologia sta lavorando alla realizzazione del progetto formativo.
Grazie al ricavato sino ad oggi ottenuto sarà possibile concretizzare parte della formazione interna degli operatori ospedalieri di Pordenone.
Contatti
- Progetto: dr.ssa Patrizia Portolan, tel. 0434 399250
- Laboratorio "Ago e filo": Capo Sala Elena Busato, tel. 0434 399882
- Consegna materiali I.P.: Tiziana Ala, tel. 0434 399250 - tel. 0434 399820
- Servizio di Psicologia: Ospedale di Pordenone, pad. C, 4° piano - accesso dal lunedì al venerdì su appuntamento - servizio.psicologia@aas5.sanita.fvg.it