Risonanza Magnetica (RM)

La Risonanza Magnetica (RM) è una tecnica diagnostica che sfrutta l’impiego di intensi campi statici di induzione magnetica e onde elettromagnetiche a radiofrequenza (RF). In generale, l’esame con utilizzo di apparecchiatura a Risonanza Magnetica si configura come un esame diagnostico non invasivo e, in base alle conoscenze attuali, non comporta effetti biologici rilevanti su Pazienti privi di controindicazioni, e viene svolto in accordo alle norme e agli standard di sicurezza; sebbene non esistano evidenze in grado di provare una sensibilità dell’embrione ai campi statici di induzione magnetica e alle onde elettromagnetiche utilizzati per indagini diagnostiche, è prudente non effettuare l’esame durante il primo trimestre di gravidanza.

L’indagine può richiedere un tempo variabile da 30 a 60 minuti; le condizioni di ventilazione, illuminazione e temperatura sono tali da assicurare il massimo comfort e ridurre possibili effetti claustrofobici. Il rumore ritmico durante l’esame è dovuto al normale funzionamento della macchina. Durante l’esame è necessario rimanere tranquilli e mantenere il massimo grado di immobilità per non compromettere il risultato diagnostico. La respirazione regolare e la deglutizione della saliva non disturbano l’esame; in alcuni tipi di indagine può essere richiesto al Paziente di collaborare mediante atti respiratori e brevi periodi di apnea.

Nella sala comando è sempre presente personale di servizio, pronto ad intervenire in caso di qualsiasi necessità. Il Paziente è sempre in contatto vocale e visivo con gli operatori, che eseguono un controllo costante durante tutte le fasi di esame. In caso di insorgenza di disturbi, come sensazione di claustrofobia, calore, prurito, affanno, palpitazioni o senso di svenimento, è opportuno che il Paziente avverta immediatamente il personale, utilizzando gli appositi dispositivi di
segnalazione.

L’indagine RM può rendere necessario l’uso di mezzo di contrasto paramagnetico, iniettato per via endovenosa.

 

Documentazione necessaria per l'esame (da portare con sé il giorno dell’esame)

  • impegnativa del Sistema Sanitario Nazionale (SSN);
  • tessera sanitaria;
  • ricevuta di pagamento (se non esente);
  • modulo di consenso all'esame debitamente compilato dal Paziente e dal Medico Curante;
  • valori della creatinina eseguite al massimo 30 giorni prima dell'esecuzione della RM.
  • in caso di epatopatia, esami che valutano la funzionalità epatica (transaminasi, fosfatasi alcalina, gamma-GT e bilirubina):
  • in caso di sospetta o nota paraproteinemia (plasmocitoma, mieloma), l’elettroforesi delle sieroproteine con il tracciato;
  • in caso di reazione al mezzo di contrasto, nota allergia, nefropatia o diabete, si dà indicazione di effettuare, con il supporto del Medico curante, la premedicazione secondo i protocolli aziendali;
  • documentazione relativa a precedenti indagini eseguite in relazione alla problematica oggetto di studio (TC, RM, radiografie, ecografie, cartellini di ricovero; lettere di dimissione, endoscopie, esami istologici, ecc).

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