Agricoltura sociale
Nuovi scenari di inclusione
L'Agricoltura sociale è quella attività che impiega le risorse dell’agricoltura e della zootecnica, la presenza di piccoli gruppi, famigliari e non, che operano nelle aziende agricole, per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione, di servizi utili per la vita quotidiana e di educazione.
L’Agricoltura sociale include forme di organizzazione e di intervento diversificate, riconducibili in estrema sintesi alla seguente classificazione:
- riabilitazione e cura: esperienze rivolte a persone con gravi disabilità (fisica, psichica/mentale, sociale) con un fine principale socio terapeutico;
- formazione e inserimento lavorativo: esperienze orientate all’occupazione di soggetti svantaggiati con disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa contrattualità (detenuti, tossico-dipendenti, migranti, rifugiati);
- ricreazione e qualità della vita: esperienze rivolte ad un ampio spettro di persone con bisogni più o meno speciali e con finalità sociali e ricreative, tra cui particolari forme di agriturismo sociale e le esperienze degli orti sociali urbani e peri-urbani;
- educazione: azioni volte ad ampliare le forme e i contenuti dell’apprendimento per avvicinare alle tematiche ambientali persone giovani e meno giovani con o senza difficoltà nell’apprendimento e/o in condizioni di disagio;
- servizi alla vita quotidiana: come nel caso degli agri-asili, nidi famigliari in ambito verde, o di servizi di accoglienza diurna per anziani.
Sul territorio nazionale, l’Agricoltura sociale ha sviluppato principalmente tre filoni d’intervento: l’inclusione socio lavorativa, le terapie verdi e l’erogazione di servizi sociali ed educativi.
Nelle sedute di fine 2017, la Conferenza dei Sindaci della Provincia ha esaminato e validato la proposta di Piano locale per l’agricultura sociale presentato dal Direttore dei Servizi Sociosanitari della Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 5 "Friuli Occidentale".